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Continuerà la supremazia Kawasaki in Thailandia?

Wednesday, 13 March 2019 10:00 GMT

Rinfreschiamoci la memoria parlando dei risultati ottenuti dai costruttori sulla pista del Buriram 

Le Kawasaki sono le moto più vincenti sul circuito thailandese. Hanno vinto sette gare su otto, l’unica che hanno mancato è stata Gara 2 nel 2018 vinta da Davies su Ducati. Quella stessa occasione, è stata l’unica dove le Kawasaki sono rimaste fuori da podio visto che il miglior qualificato è stato Rea col quarto posto. I podi ottenuti dalla casa di Minato sul Circuito Internazionale di Chang sono 12, la somma esatta di quelli ottenuti dai loro rivali (Ducati 6, Aprilia e Yamaha 2, Suzuki e Honda 1).
 
La Kawasaki ha ottenuto la pole position tre volte su quattro in questo appuntamento e sempre con Jonathan Rea, fatta eccezione per Gara 1 nel 2016, quando il poleman fu van der Mark su Honda. Nel 2018 la Kawasaki ha ottenuto la vittoria numero 110 su questa pista, e si trova ora a quota 127.
 
L’anno scorso Chaz Davies riuscì ad interrompere il dominio delle Kawasaki sulla pista thailandese vincendo Gara 2 e rendendo il Buriram il 42esimo circuito su cui la Ducati è salita sul gradino più alto del podio. La casa italiana è la seconda più vincente in questa tappa con sei vittorie contro le 12 della Kawasaki. Il costruttore emiliano è scattato dalla prima casella in griglia solo nel 2017, quando Marco Melandri centrò il terzo miglior tempo in qualifica. Il Buriram è l’unico circuito attualmente in calendario dove Ducati non ha mai registrato una pole position. Le moto della casa bolognese sono scattate dalla prima casella in pista in 40 circuiti nella sua storia.
 
Yamaha è stato un contendente per la vittoria di Gara 2 lo scorso anno quando, Lowes e van der Mark hanno lottano fino all’ultimo ma si sono dovuti arrendere davanti a un irraggiungibile Chaz Davies. Il pilota olandese arrivò secondo, davanti al compagno di squadra centrando così il miglior risultato ottenuto su questa pista dalla casa di Iwata. Il costruttore giapponese è migliorato costantemente in Buriram: nel 2016 il miglior risultato fu un sesto posto, nel 2017 piazzò moto in quinta e in quarta posizione per poi, nel 2018, salire sul podio. Questo è uno dei quattro circuiti su cui si disputa il mondiale dove Yamaha non ha mai ottenuto la pole position, gli altri sono Imola, Laguna Seca e San Juan. Inoltre, la pista thailandese è una delle tre su cui la casa di Iwata non ha mai vinto, insieme a Imola e San Juan. (Sulla pista Argentina di San Juan si è disputato un solo round nel 2018).
 
Ad oggi, la Honda ha ottenuto un solo podio in Buriram col terzo posto di Michael Van der Mark in Gara 1 nel 2016. Lo stesso anno l’olandese ottenne la sua prima pole position su questa pista che, fino ad ora, è l’ultima ottenuta dalla casa alata e l’unica, in questo appuntamento, a non essere stata firmata da una Kawasaki. 
 
Il circuito thailandese è anche l’ultimo appuntamento in cui la Honda è riuscita a classificarsi in prima fila ed è stato lo scorso anno con Leon Camier. La casa alata ha vinto in 30 circuiti diversi nella sua storia ma il Buriram è uno dei 10 su cui non è mai riuscita a tagliare per prima la linea del traguardo.
 
Il miglior risultato ottenuto dalla BMW in Buriram è il quinto posto di Markus Reiterberger in Gara 1 nel 2016 e lo stesso piazzamento centrato da Jordi Torres in Gara 2 nel 2017. Lo scorso anno Loris Baz, l’unico pilota BMW in pista, si è classificato in 11esima e in 12esima posizione.
 
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